Mr. Nobody, sensazionale pellicola ignorata dalla distribuzione italiana

Mr. Nobody

Regia
Jaco Van Dormael
visione cinematografica
Trailer

Genere
Drammatico, fantascienza

Anno
2009

Cast
Jared Leto (Nemo Nobody); Sarah Polley (Elise); Diane Kruger (Anna); Linh Dan Pham (Jeanne); Rhys Ifans (padre di Nemo); Natasha Little (madre di Nemo); Toby Regbo (Nemo a 15 anni); Juno Temple (Anna a 15 anni); Clare Stone (Elise a 15 anni); Thomas Byrne (Nemo a 9 anni); Audrey Giacomini (Jeanne a 15 anni); Emily Tilson (Eve).

Storia
Siamo nel 2092 e Nemo Nobody è l’ultima persona mortale rimasta. La gente ormai non muore più grazie alla telomerizzazione che permette un rinnovo infinito di cellule. Nemo ha 117 anni e prova a raccontare, prima al dottor Feldheim e poi ad un giornalista, il suo vissuto, focalizzandosi su tre periodi fondamentali della sua vita: quando ha 9 anni e i genitori si separano; il periodo dell’innamoramento, 15 anni; e infine l’età adulta, 34 anni. I suoi racconti però risultano disordinati e contraddittori, come se narrasse più vite insieme.

Recensione
In questo film s’individuano differenti influenze cinematografiche. C’è un po’ di Michel Gondry, di Jean-Pierre Jeunet, di 2001: Odissea nello spazio (S. Kubrick), di Inception (C. Nolan), di Sliding Doors (P. Howitt) e un pizzico di Big Fish (T. Burton). Tutto cucito e ricamato superbamente dal regista belga, Jaco Van Dormael. Una regia ispirata infatti produce una pellicola in cui le diverse dimensioni temporali s’intrecciano e si scambiano come un nastro di Möbius, mantenendo gli stessi personaggi ma collocandoli in più chiavi di lettura. Ed è proprio la chiave di lettura ad essere protagonista in questa narrazione che ricongiunge svariate realtà possibilmente coesistenti: un anziano, ultimo dei mortali, ripercorre le tappe della sua vita, originando tutto da una scelta primaria da cui successivamente se ne diramano altre, come il cosiddetto butterfly effect. Van Dormael conferisce alla sua opera una visione cinematografica stilisticamente elegante, con inquadrature che puntano al drammatico, al romantico e al fantascientifico. In maniera equilibrata e coinvolgente, senza sbavature. La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, è complessa e articolata egregiamente. I contenuti sono colti, affascinanti e originali, intrisi di una preziosa logica che fa quadrare le disparate vite che potrebbero verificarsi. Spiegando inoltre il ruolo del tempo nell'universo e il suo inesorabile avanzamento. “E se andasse indietro?” – s’ipotizza nel film –.
A scandire la cronologia scenica ci pensa invece una colonna sonora che abbraccia magicamente Mr. Nobody, scoccando pregiate melodie che rendono emozionanti i momenti. La fotografia infine sfodera la sua classe con tonalità che riempiono validamente luoghi e ambienti.

Regia
9,5
Sceneggiatura
10
Fotografia
8,5
Colonna sonora
10
Voto
9,5

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